Bonus Casa 2023: cosa dice l’Agenzia delle Entrate
Quando si parla di bonus casa 2023, si entra in un terreno complesso fatto di leggi che cambiano continuamente. Un po’ di chiarezza è stata fatta dall’Agenzia delle Entrate ad Agosto 2023. Ecco gli aggiornamenti sulla ristrutturazione edilizia ad oggi, con tutti i bonus legati agli immobili attivi in questo 2023.
Bonus Casa 2023: detrazione Irpef
L’agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è regolamentata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, noto come Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Questa agevolazione comporta una riduzione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) attraverso una detrazione che si estende su un arco di dieci anni, suddivisa in quote annuali equivalenti al 36% delle spese sostenute per i lavori, con un limite massimo di 48.000 euro per ogni singola unità immobiliare.
Tuttavia, per le spese effettuate tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, l’agevolazione aumenta al 50%, mentre il tetto massimo delle spese ammissibili sale a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo beneficio fiscale è altresì esteso all’acquisto di immobili ad uso abitativo all’interno di edifici integralmente ristrutturati. L’agevolazione si applica in presenza di interventi di restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia effettuati da imprese edili specializzate o cooperative edilizie, con la condizione che l’immobile venga venduto o assegnato entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori.
Indipendentemente dall’importo degli interventi, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve calcolare la detrazione su una base forfetaria, pari al 25% del prezzo di vendita o assegnazione dell’abitazione, inclusa l’IVA.
Bonus prima casa
Nel 2021, è entrato in vigore un importante decreto legge noto come “Sostegni bis”, il quale ha introdotto una serie di incentivi fiscali volti a semplificare il percorso per ottenere un mutuo per la prima casa, soprattutto per i giovani sotto i 36 anni. Queste misure di sostegno rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2023 e sono pensate per alleviare l’incertezza che spesso affligge i giovani quando si trovano di fronte alla decisione di stipulare un mutuo per acquistare la loro prima abitazione.
I requisiti per beneficiare di tali agevolazioni sono chiari: il richiedente deve avere un’età inferiore ai 36 anni e un ISEE annuale inferiore a 40.000 euro, basato sui redditi e sul patrimonio dell’anno precedente. Inoltre, è necessario stabilire la propria residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto e non possedere altre abitazioni con agevolazioni prima casa in territorio nazionale. Queste agevolazioni si applicano solo a determinate categorie catastali di immobili, escludendo quelli di lusso, ville o con particolare valore storico, ma possono essere utilizzate per vari tipi di transazioni immobiliari idonee.
Un aspetto fondamentale di queste nuove misure è la possibilità di esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale per le transazioni immobiliari che non sono soggette all’IVA. Per le transazioni che invece prevedono l’applicazione dell’IVA, è previsto un interessante credito d’imposta, pari all’ammontare dell’IVA versata al venditore. Questo credito può essere utilizzato per ridurre altre imposte o compensato attraverso l’utilizzo del modello F24.
Sisma bonus: cos’è e come funziona
Il Sisma Bonus rappresenta un’iniziativa che offre agevolazioni sotto forma di detrazioni Irpef o Ires per gli interventi volti a migliorare la sicurezza sismica degli edifici. Questa agevolazione è destinata a coloro che investono nella ristrutturazione delle parti strutturali degli edifici o dei complessi di edifici connessi da un punto di vista strutturale. Tra le spese ammissibili per il Sisma Bonus rientrano anche quelle necessarie per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. Un intervento di ristrutturazione di categoria superiore può anche coprire le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie per completare l’opera.
Il funzionamento del Sisma Bonus prevede la copertura degli interventi effettuati su edifici situati nelle zone ad alto rischio sismico, specificamente nelle zone 1 e 2, oltre che nella zona 3. L’importo massimo su cui calcolare il Sisma Bonus è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare e deve essere ripartito in 5 rate annuali di uguale entità. Inizialmente, l’agevolazione ammonta al 50% del totale in cinque anni, ma è possibile ottenere agevolazioni più elevate se gli interventi effettuati comportano una riduzione del rischio sismico che porti a una classificazione di rischio inferiore o addirittura a due classi di rischio inferiori.
Può essere applicato anche alle pertinenze, tra cui cantine, box auto e garage, purché siano fisicamente separate dall’edificio principale ma si trovino nella stessa area cortiliva. In situazioni condominiali, coloro che possiedono solo pertinenze e che sostengono spese per lavori sulle parti comuni possono ugualmente beneficiare delle agevolazioni.
Rimane il Bonus Verde
Nel contesto dei Bonus Casa 2023, spicca il Bonus Verde. Questa agevolazione che garantisce una detrazione IRPEF del 36% per gli investimenti finalizzati alla creazione di spazi verdi in edifici già esistenti. Ad esempio unità abitative, pertinenze, recinzioni, sistemi di irrigazione e la realizzazione di pozzi, nonché la creazione di coperture verdi e giardini pensili. Questo vantaggio fiscale è valido fino al 31 dicembre 2023, con un limite di spesa massimo di 5.000 euro per ogni singola unità immobiliare.
Un aspetto particolarmente interessante di questo incentivo è la sua applicabilità a interventi eseguiti da condomini, con un tetto di spesa che cresce in modo proporzionale al numero di unità immobiliari presenti nell’edificio. Per esempio, in un condominio composto da 15 appartamenti, il limite di spesa diventa 75.000 euro e la detrazione massima raggiunge i 27.000 euro. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di cumularlo su più immobili, consentendo così a un singolo individuo di beneficiare della detrazione fiscale per lavori eseguiti su diverse proprietà.
Bonus Casa Green
Il bonus casa green 2023 è relativo agli acquisti di immobili classificati come classe energetica A (che si suddivide in quattro categorie decrescenti: A4, A3, A2 e A1) o B, ossia quelli che presentano un elevato livello di efficienza energetica e consentono notevoli risparmi energetici. La classe energetica A, per specificare, implica un consumo annuale di energia inferiore a 30 kilowattora per metro quadrato. La classe energetica B indica un consumo compreso tra 31 e 50 kilowattora per metro quadrato.
La Legge di Bilancio 2023 ha istituito la detrazione del bonus casa green 2023 alle seguenti condizioni:
- Può essere richiesta soltanto per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023
- Ammonta al 50% dell’importo dovuto come imposta sull’acquisto.
Viene suddivisa in dieci rate uguali, a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese, distribuite nei nove periodi d’imposta successivi.
Il bonus casa green 2023 è rivolto alle persone fisiche, ossia agli individui soggetti all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Non sono ammissibili al beneficio fiscale del bonus casa green le entità soggette all’IRES (Imposta sul Reddito delle Società), ovvero le società a capitale e gli enti non a scopo di lucro.
Per ottenere il bonus casa green 2023, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Acquisire una residenza classificata come classe energetica A (dalla A1 all’A4) o B, dimostrando il possesso dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
- Effettuare l’acquisto direttamente da aziende edili entro il 31 dicembre 2023.