Come ristrutturare la cucina a Roma: consigli utili
Come ristrutturare la cucina è una delle domande più cercate sul web. Questo perché una cucina di alta qualità può durare fino a 20-30 anni e anche gli elettrodomestici diventano obsoleti nel tempo, la cuna rimane. Dopo 10-15 anni, può accadere che la cucina non soddisfi più esteticamente e funzionalmente.
La voglia di rinnovare la cucina è comprensibile, poiché è uno degli spazi più vitali e familiari in casa. Cucina è casa e si associa all’idea di “casa” grazie ai profumi e ai ricordi. Se avete deciso di rivedere la vostra cucina, è importante ponderare attentamente le molte decisioni da prendere e le implicazioni pratiche ed estetiche. Non è sempre necessario spendere una fortuna per apportare un tocco di novità; a volte, con cifre ragionevoli, si può ottenere il risultato desiderato.
Perché ristrutturare una cucina
Una cucina di pregiata qualità, per quanto concerne l’arredamento, può rimanere in ottimo stato persino per un periodo di 20 o 30 anni. Tuttavia, al contrario, gli elettrodomestici non solo hanno una durata molto più limitata, ma nel corso del tempo diventano “obsoleti”. Nonostante la nostra cucina possa ancora trovarsi in ottime condizioni, è del tutto naturale che, dopo un periodo di dieci o quindici anni, non ci soddisfi pienamente a livello estetico e, talvolta, anche sotto altri aspetti. Questo accade perché i gusti e le tendenze nel campo dell’arredamento cambiano di anno in anno, così come le nostre abitudini di vita subiscono modifiche.
La voglia di rinnovare gli ambienti domestici è quindi perfettamente comprensibile, soprattutto se si tratta di uno spazio come la cucina, che rappresenta uno dei luoghi più vitali e frequentati all’interno di una casa. La cucina è un ambiente intimo e familiare, quello a cui associamo l’idea di “casa” in maniera particolare, anche grazie ai profumi e ai ricordi che evoca in ognuno di noi.
Se avete quindi deciso, in un modo o nell’altro, che è arrivato il momento di riconsiderare l’aspetto della vostra cucina, vi invitiamo a prendere in considerazione i nostri consigli per farlo nel migliore dei modi. Nonostante possa non sembrare, ci sono molte cose da decidere e le implicazioni, sia a livello pratico che estetico, sono innumerevoli. Pertanto, è essenziale ponderare attentamente ogni scelta al fine di evitare pentimenti nei successivi 15-20 anni, almeno!
Non è necessario spendere una fortuna per apportare un tocco di novità. Certo, se desiderate una vera e propria rivoluzione, dovrete essere disposti a investire e ad affrontare gli eventuali disagi derivanti dai lavori di ristrutturazione in una casa già abitata. Tuttavia, a volte, è possibile ottenere il risultato sperato spendendo cifre ragionevoli.
Ristrutturazione cucina: idee, costi e suggerimenti
Una volta compreso ciò che potrebbe essere teoricamente realizzato nello spazio a disposizione, bisogna stabilire un budget da destinare alla ristrutturazione della cucina. Solo così potrete decidere come e in che misura intervenire. È inutile sognare di acquistare una nuova cucina con un’isola centrale se avete solo poche migliaia di euro a disposizione. In tal caso è meglio cercare un compromesso per avvicinarsi il più possibile al risultato desiderato.
Se non ci sono particolari limitazioni, la soluzione più semplice è quella di cambiare tutto: eliminare la vecchia cucina e sostituirla con una nuova, completa di elettrodomestici di ultima generazione. Potreste anche pensare di rinnovare i pavimenti e i rivestimenti murali. L’importante è trovare una disposizione ideale e considerare lo spazio a disposizione, la sua conformazione, l’altezza, le aperture, le prese e i collegamenti esistenti.
Rifare gli impianti: la soluzione migliore
Prima di pianificare le lavorazioni, bisogna fare una riflessione importante sugli impianti. Spesso non se ne percepisce l’importanza: una volta rifatti pavimenti e muri, “aprire” di nuovo tutto diventa complicato. Di conseguenza, bisogna lavorare con un occhio al “futuro”: immaginare dove mettere le prese, dove saranno i mobili e inserire una scatola di derivazione.
Spesso si opta per soluzioni lineari, che si sviluppano su una singola parete, risultando poco invasive e adatte sia a spazi rettangolari che a open space. Tuttavia, le possibilità sono molteplici e non è necessario escluderne alcuna a priori. Ci sono cucine con pareti attrezzate opposte, modelli a L o a U, ma bisogna prestare attenzione agli ingombri e agli spazi d’uso.
Tra le soluzioni più moderne, ci sono le cucine a isola o a penisola, che creano un’atmosfera scenografica ma richiedono spazi ampi e aperti. Al contrario, ci sono anche cucine minimaliste e ultracompatte, pensate per ottimizzare lo spazio al massimo, alcune addirittura a scomparsa quando non vengono utilizzate! Indipendentemente dalla scelta, per ristrutturare la cucina è fondamentale organizzare gli elementi nello spazio e considerare la relazione tra di loro.
Elettrodomestici: dove metterli in cucina
L’organizzazione e il layout di una cucina influiscono notevolmente sulla sua praticità e funzionalità. Ad esempio, la disposizione degli elettrodomestici e delle aree di lavoro può facilitare le attività quotidiane come il lavaggio delle stoviglie. È importante posizionare la lavastoviglie vicino al lavello, in modo da rendere più agevole il trasferimento delle stoviglie sporche per il lavaggio, evitando di compiere troppi passi inutili.
Inoltre, il lavello e il piano cottura dovrebbero essere collocati in prossimità l’uno dell’altro, ma con uno spazio di lavoro separato per garantire praticità e sicurezza. Questo permette di preparare e lavare gli alimenti senza intoppi, riducendo il rischio di incidenti o di movimenti eccessivi tra le due aree.
Gli esperti di design delle cucine tengono conto del concetto del “triangolo di lavoro” durante la progettazione. Questo concetto prevede la suddivisione della cucina in tre aree funzionali essenziali: la zona di cottura, la zona di lavaggio e la zona di preparazione e dispensa dei cibi. È importante posizionare queste aree in modo strategico, seguendo precise regole, per ottimizzare l’utilizzo dello spazio e garantire un’efficienza ottimale.
Una delle regole principali è che la distanza complessiva tra il piano cottura, il lavello e il frigorifero (che rappresentano i simboli delle tre funzioni principali) non dovrebbe superare i 6 metri. Questo assicura che il movimento tra queste aree sia fluido e veloce, consentendo di svolgere le attività culinarie in modo efficiente e comodo.
Consigli utili per ristrutturare la cucina
Rstrutturare la cucina può richiedere un investimento significativo, anche se è possibile apportare cambiamenti freschi all’ambiente senza una trasformazione radicale. Per prima cosa, bisogna stabilire il budget: in base a quello, si possono fare diverse valutazioni.
Quando si parla di ristrutturare la cucina, spesso si pensa alla configurazione e all’organizzazione degli arredi (base, colonne, pensili, ma anche tavolo, sedie, ecc.) nello spazio. Si tende a credere che sia possibile ottenere una cucina nuova solo sostituendo i mobili, ma questa è un’idea sbagliata! Ogni cucina è influenzata dal pavimento e dal rivestimento murale. Inoltre, l’illuminazione (naturale e artificiale) e i dettagli, come gli accessori, contribuiscono a definire l’aspetto della cucina.
Nessun dettaglio può essere trascurato: anche la cucina più moderna e affascinante può sembrare anonima se non viene adeguatamente valorizzata dal contesto. Allo stesso modo, una vecchia cucina può essere rivalutata e migliorata con piccoli interventi o semplici accorgimenti, come personalizzare le ante con decori o aggiungere elementi di carattere.
Ad esempio, si potrebbero sostituire solo i pensili scegliendo una composizione più moderna e leggera rispetto ai vecchi mobili con ante alte. Potreste mescolare cubi aperti a ripiani stretti e lunghi, sia verticali che orizzontali, con ante a vasistas. Potreste anche acquistare nuovi elettrodomestici e sostituire il piano di lavoro, magari optando per un colore diverso da quello precedente e per elementi high-tech.
Parlando di colore, si possono ridipingere le pareti magari optando per una tinta o un trattamento particolare. Spesso, le vecchie piastrelle che coprono le pareti della cucina, spesso fino all’altezza dei pensili, appaiono obsolete e un po’ tristi. Anche l’illuminazione può fare la differenza: cambiare lampade o tipologie di luci può portare a un cambiamento radicale nella vivibilità della cucina.
(fonte immagine: Archivio Edil Dima)